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Ballare come metodo per vincere la paura

Ballare come metodo per vincere la paura

In questo breve scritto discuteremo sul come possiamo utilizzare il nostro crescente interesse per la danza, nel sentirci al contempo più a nostro agio possibile, soprattutto in un ambiente che potrebbe sembrare inizialmente ostacolante sotto vari aspetti.

La danza sembra essere particolarmente efficace in questo, ovvero nel vincere le paure interne, ma risulta ottimale anche esternamente, per quanto riguarda tutto l’ambiente non incentrato sulla danza, che include sia giovani che adulti.

E se cerchi un modo per valutare la tua scuola di ballo? Ecco 5 modi per valutare in quale scuola di danza iscriversi.

Ballare per la maggior parte delle persone è uno strano passatempo, diciamo che da qualsiasi prospettiva diversa la si guardi, l’unica veramente capibile è quella del ballerino.

Quando si danza si ondeggia, ci si muove e si filtrano istintivamente i movimenti al ritmo della musica, una sorta di follia personale che però è in grado di contagiare altre persone che ci circondano.

Così come quando si decide di ballare in coppia, è presente una fiducia ancor più maggiore, uno scenario che impone intimamente di danzare di fronte a qualcun altro e insieme a qualcun altro.

Spesso le persone sono estranee, ma si devono comunque affidare l’un l’altra per riuscire a rispettare al meglio i passi e le figure che il cavaliere ha in mente.

Per le persone che desiderano ardentemente ballare con un partner, scegliere di andare contro queste idee risulterà più tardi un madornale errore.

Molte influenze esterne, come il fatto di fidarsi solo di sé stessi, potrebbero non influenzare affatto la nostra zona di comfort, non stimolando nessun tipo di crescita, ma soprattutto nel ballo in coppia, lasciando i soggetti indifferenti nell’affidarsi l’un l’altro.

Tutto questo in fondo è determinato dai muri che erigiamo per noi stessi; sono ostacoli che inizialmente , nella vita quotidiana, esistono per proteggerci, ma che dopotutto dovrebbe essere lasciato in disparte quando dobbiamo intraprendere un sentiero di progressi.

Quando si entra in sala da ballo per studiare, tutta la psiche e le barriere mentali, nonché blocchi fisici, determinati a loro volta dalla mente, dovrebbero essere accantonati tutti fuori dalla porta.

Il progresso è possibile solo quando lasciamo fluire in noi la tecnica e la perseveranza, lasciando da parte ogni cosa esterna, persino chi siamo. 

Man mano che questi stili di insegnamenti si radicano maggiormente in noi, smettiamo immediatamente di richiedere alla nostra mente di ritornare ad una zona di conforto psicologico; riusciamo così infine ad uscire dalla nostra linea retta, per sperimentare nuovi percorsi mentali.

La nostra educazione dovrebbe dunque, per crescere, continuare a sperimentare nuove cose o approfondire a tal punto altre.

Il punto che sto cercando di sottolineare è che abbiamo imparato ad agire in un certo modo nella società, anche se a volte va contro le nostre inclinazioni, poiché ci aiuta a sentirci al sicuro, sulla nostra linea retta.

Infatti non seguimo un insegnamento poiché infallibile, ma solo perché ormai lo abbiamo fatto nostro, lo conosciamo alla perfezione, sentendoci a nostro agio, utilizzandolo (questo vale sia come allievo che come maestro).

Se vuoi fare qualcosa come ballare ma senti che qualcosa dentro di te ti stai trattenendo, chiediti sempre: “Non sto ballando a causa delle mie regole, delle mie convinzioni?” Oppure, come risultato di convinzioni tramandatemi da altri?

  • Magari blocchi emotivi, che preferiscono la sicurezza dello status quo piuttosto che spingere se stessi e gli altri intorno a loro a svilupparsi oltre i loro limiti percepiti?
  • Ed infine, cos’è realmente più importante per te?
  • perseguire le tue passioni o adattarti a ciò che ti hanno impostato?

Ballare come metodo per vincere la paura aiuta sicuramente a capire come siamo, se possiamo metterci in gioco nello studio e nella vita per essere migliori nell’imparare e tramandare nuove cose.