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Capita che i papà non vogliono iscrivere i figli maschietti a danza

Capita che i papà non vogliono iscrivere i figli maschietti a danza

I bambini danzano dalla loro nascita, l’insieme di movimenti involontari che un bebè compie durante il suo periodo evolutivo da quando giunge al Mondo è paragonabile ad una danza coreografata.

Il movimento è perciò il primo mezzo di comunicazione che l’individuo possiede e che utilizzerà fino alla fine dei suoi giorni.

Alcuni bambini sono però talmente carichi di movenze da esternare e di voglia di comunicare che difficilmente anche quando sono a riposo, riescono a stare totalmente fermi.

Per i soggetti così “artisticamente energici”, la danza (o lo sport in generale) potrebbe rivelarsi un gran punto di svolta, incanalare in maniera intelligente questa gran fonte di energia e voglia comunicativa potrebbe essere per tutti, genitori e figli, una mossa davvero astuta!

Gli infanti necessitano indiscutibilmente di uno scarico fisico ed emotivo giornaliero, è così da sempre e lo sarà per sempre, ed è proprio per questo che molte volte alcune mamme o papà, non sanno bene come comportarsi per gestire la vivacità dei loro pargoletti.

Capita qualche volta che i papà non vogliono iscrivere i figli a danza, specialmente per i bambini maschietti, quando i papà scendono a compromessi con le mamme per scegliere un determinato tipo di attività intrattenitiva per i propri figli, spesso e volentieri proprio a causa del processo schematico mentale che risiede negli uomini (ossia i papà), si opta quasi sempre per scelte inerenti a sport testosteronici come: il calcio, il basket, la boxe e così via… col presupposto che tutto questo farà crescere in maniera sana e corretta i propri figli maschi.

L’inclinazione all’arte, alla scienza, alla cultura, alla chimica o alla storia, così come l’inclinazione o il semplice interesse ad un determinato tipo di attività sportiva differente dalle solite, indica anche il tipo di individuo.

Forzare il bambino verso un sentiero che a noi pare molto interessante ma che a lui non ha mai destato alcun tipo di attrazione, probabilmente è una violenza mentale sotto tutti gli aspetti.

Un padre così come una madre sono individui totalmente differenti dai loro figli, i quali, possiedono ragionamenti e schemi mentali in parte (a volte totalmente) differenti dai genitori.

Le somiglianze possono essere fisiche, in alcuni tratti anche sfumature caratteriali, di modo e di costume, ma il ragionamento e di conseguenza le scelte finali che determinano il totale carattere e la personalità di un individuo, risultano quasi sempre completamente differenti, spesso in contrapposizione e quindi opposte a quelle degli altri componenti del nucleo familiare.

Bisogna iniziare a sfatare i luoghi comuni ed ignoranti che giudicano un individuo a seconda del tipo di attività sportiva preferita; la danza viene scelta da tantissimi giovani, ed ovviamente non tutti sono per questo omosessuali.

La scelta di uno stile di sport non determina il tipo di persona

Di persone gay è pieno zeppo qualsiasi settore dello sport, calcio ed MMA inclusi, nel calcio addirittura più di quanto si possa immaginare, è quindi inutile, obbligare un figlio ad essere per forza un calciatore sperando che cresca per questo privo di qualsivoglia “difetto”.

Noi come ballerini professionisti e proprietari di realtà legate all’attività del ballo, abbiamo partecipato in prima persona a numerose scelte etiche completamente errate da parte dei genitori, in particolar modo quasi sempre a causa dei padri, o nei casi più eclatanti, di intere famiglie.

Parliamo di veri e propri talenti buttati al vento solo perché uno dei due genitori, non reputava la danza un’attività sportiva degna per un figlio maschio.

Un sopruso bello e buono, una ferita che il ragazzino, si porterà dietro per il resto della sua vita e che un giorno, probabilmente, rinfaccerà ai “premurosi” genitori. 

Il Ballo è una delle attività più antiche dell’umanità, forse addirittura la prima di livello artistico assieme al disegno, la Danza era sfruttata da cacciatori, guerrieri, re e tribù intere per ringraziare la madre Terra dei suoi frutti o gli Dei per la pioggia sul raccolto.

Col tempo l’arte del ballo si è evoluta ed affinata, ma rimane come per la recitazione e la poesia, una delle arti più complete che esistono.

Il ballo è infatti un tipo d’attività che attira persone di un’elevata sensibilità, sia emotiva che artistica; nella danza può essere espresso di tutto e per un individuo, soprattutto se ancora bambino, favorisce una crescita caratteriale, autodisciplina e preparazione atletica al di sopra di tantissimi altri sport molto più diffusi.

Non abbiate paura se un giorno, vostro figlio maschio di 6 anni verrà a chiedervi di portarlo ad una scuola di ballo, chiedete lui piuttosto in che modo è giunto a conoscenza del suo sport preferito e come vorrà approcciare ad esso!