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Sviluppi della modern dance in Germania dopo il 1970

Sviluppi della modern dance in Germania dopo il 1970

Subito dopo l’inizio degli anni 70’ arriva l’epoca dello Tanztheater, una corrente danzaria teatrale costituita da elementi giunti dalla scena delle sperimentazioni, da frammenti di vita reale, dal cinema e dalle arti puramente visive, rappresentato da artisti come Pina Bausch, Reinhild Hoffmann e Susanne Linke.

Tutti danzatori ultra esperti provenienti dall’accademia di Kurt Jooss con sede in Germania ad Essen.

Questo famoso genere sperimentale da teatro viene infine affermato in tutto il territorio occidentale tedesco, riuscendo a fare accomunare gli svariati linguaggi delle danzatrici che lo praticano, tramite la sua profonda matrice espressiva. 

L’esempio più lampante è senza dubbio alcuno rappresentato da Pina Bausch, la quale accorpa le sue prime invenzioni ispirazione ai testi classici, riuscendo a dare maggiore rilievo al gesto ed alla musica.

Verso la fine degli anni 70’ invece, i suoi risultati lavorativi assumono un aspetto più profondo e soggettivo (più personale e sentimentale), nelle quali opere si sviluppa moltissimo l’aspetto della fusione tra danza, musica e parola, lasciando spazio a trasposizioni del vero e del realistico, per mezzo di frammenti di vita vissuta, mnemonici e di mortalità, che trasportano il pubblico in una nuova dimensione tragica ove permane una sensazione di umanità infranta che prova dolore.

Accentuata è l’atmosfera surreale, distopica e allucinata delle sue storie che appaiono come una raccolta campionata di nevrosi che appaiono e scompaiono, alternandosi; a livello visivo, una perpetua ripetitività dei vari gesti e comportamenti raffiguranti il quotidiano, collide con elementi privi di una logica apparente, tramite una completamente libera associazione tra le parti.

Opere totalmente visionarie, con caratteristiche estrapolate dal concetto di spazio e di tempo, collimano in un luogo dove il reale e l’astratto si intrecciano e fondono tra di loro.

Il Frankfurt Ballet e la modern dance

Il famigerato Frankfurt Ballet viene poi diretto dal 1984 da uno dei più intensi rappresentanti del movimento Post-classico proveniente dagli U.s.a., tale William Forsythe.

La tecnica gestuale e la scelta ritmica di questo coreografo sono rappresentati da un innesto di ritmi molto veloci e sincopati all’interno dei suoi spettacoli ed inoltre, trovandosi negli anni della piena rivoluzione musicale e tecnologica, egli si appoggia di gran lunga su nuovi sistemi audiovisivi e materiali scenografici di ultima generazione.

Gli anni 80’ determinano un forte impatto e pesante sperimentazione delle nuove musiche elettroniche, soprattutto in ambito delle produzioni e della disco dance, queste sperimentazioni verranno ampiamente sfruttate anche nel settore teatrale della danza.

Nella nuova idea di spettacolarizzazione di Forsythe, il ballerino deve continuamente portare al limite la propria fisicità e le proprie risorse psico-fisiche, sia per quanto concerne la percezione per il proprio equilibrio.

Sempre gli anni 80’ sono anni di notevoli cambiamenti, non solo nello stile delle danze e delle musiche, ma queste novità si ripercuotono anche nella vita reale di ogni giorno e la danza di Forsythe, acquisisce tutti questi elementi per restituirli durante l’esecuzione delle sue creazioni attraverso uno stile duro e altamente tagliente, restituendo così un affresco di vita quotidiana dello spettatore.