Modern Dance in Francia tra Béjart e Petit
In Francia nel giro di circa una trentina d’anni, dal 1950 agli anni 80’, anche i Paesi europei iniziano a sovvertire il profondo legame artistico-culturale alle danze classiche accademiche, soprattutto per quanto riguarda il balletto accademico a matrice sovietica, in modo da includere in maniera crescente le grandi influenze rivoluzionarie provenienti dalla Danza americana e dai suoi relativi performers della danza moderna.
Oggi anche in Italia la Danza Moderna ha acquisito un valore culturale e d’impatto straordinari, basti prendere in considerazione quante e quali accademie di ballo sia amatoriali che di stampo agonistico/professionale, abbiano preso in considerazione l’inserimento di svariati corsi di danza legati allo stile del modern: danza modern jazz, danza contemporanea, contact e molti altri ancora, sono stili oggi ricercati e popolari specialmente nelle fasce di età medio basse.
Oggi in Italia e nel Mondo, tantissime ragazze partendo dalla danza classica, decidono in seguito (solitamente verso i 10/12 anni) di intraprendere un percorso univoco o parallelo di danza moderna.
Di seguito due tra i più grandi esponenti della contrapposizione ai canoni storici del balletto classico: Maurice Béjart e Roland Petit.
Maurice Béjart
Sempre in Francia vengono inoltre conosciuti artisti storici come Maurice Béjart, il quale riprende in mano una nuova versione di un’opera famosa di Stravinskij.
Sempre Béjart fonda in Belgio il “Balletto del XX secolo”, un corpo di artisti grazie al quale riesce a produrre un numero elevato di coreografie spettacolari, che lo fanno divenire famoso poi in tutta Europa.
Nel suo operato egli riscopre il valore della danza maschile, utilizzata come focus di rilievo in molte delle sue rappresentazioni teatrali, le quali ricordano al pubblico europeo che il teatro della danza è un luogo totalitario.
Le sue opere si fondano inoltre sulla radicale interazione presente tra musica/danza/parola, utilizzando ovviamente tutti questi elementi all’interno del palcoscenico.
Il suo approccio artistico alla danza si basa su uno stile non facilmente confondibile che si districa sulla contaminazione dei vari linguaggi danzari esistenti dell’epoca, fondendo assieme classico, modern e persino alcune tecniche originali della danza orientale.
Nel 1970 nella capitale francese, Béjart fonda una scuola polivalente (con svariati indirizzi di discipline artistiche al suo interno), dal nome “Mudra”; questa accademia sfornerà una serie indecifrabile di grandi nomi, tra i quali ricordiamo sicuramente:
- Anne Teresa De Keersmaeker, danzatrice belga legatissima al movimento stilizzato, minimale e dalle atmosfere astratte, ma pur giungendo a queste rielaborazioni dalla vita quotidiana.
- Maguy Marin, un danzatore estremo dal tono quasi Dark (rappresentazioni al limite del grottesco ma al contempo macabre ed esilaranti).
Roland Petit
E’ un altro coreografo e grande esponente del ballo moderno francese, che viene visto come grande contaminatore ed esploratore del missaggio dei diversi linguaggi del ballo.
Egli attraverso la sua danza particolarmente eclettica, utilizza anche musica di origine differente da quella consueta, come il rock; così originale da finire a lavorare anche ad Hollywood, nel settore cinematografico degli anni 50’ come coreografo per film e varie altre produzioni.
La sua bravura nel mescolare l’arte moderna a quella consueta del classico lo accompagna infine a produrre per i più grandi teatri del Mondo.